A - Si soffoca... ti avrò chiesto mille volte di comprare un condizionatore.
B - Costa troppo un condizionatore.
A - Costa troppo anche fare una doccia ogni dieci minuti e con questo caldo non c'è altra soluzione.
B - Ok, potresti sempre regalarmelo tu un condizionatore.
A - E’ casa tua.
B - Casa mia? E’ anche casa tua, tesoro caro, siamo in due.
A - Siamo in due ma è come se non ci fossi, io.
B - E certo, non fai altro che scrivere e pensare, anche adesso non mi ascolti, sguardo perso e pensieri che scorrono via dalle dita. Fidati, tu sei fuori di testa.
A - Guarda che qui quella che fa più casino sei tu.
B - Io?.. io sarei quella che fa casino?
Fai più casino tu con tre giorni di silenzio che io ogni volta che piango.
(A è distratta)
A - Che ora è?
B - Non ne ho idea. E poi perché vuoi saperlo?
A - E’ che non trovo più il mio orologio e pensavo che tu potessi dirmi che ora è.
B - Non trovi il tuo orologio?
A - Pensavo che potessi dirmi almeno tu che ora è..
B - Dove hai messo il tuo orologio?
A - E’ che se non so che ora è comincio a innervosirmi, il cuore mi sale in gola e al posto del ticchettio si insinua quel fastidiosissimo battito del cuore e non posso capire che ora è, è irregolare, serve precisione.
Precisione. (Si agita)
B - L' avrai soltanto dimenticato da qualche parte.
A - Il mio cuore ha un battito in più, ne perde uno e ne riacquista uno subito dopo, raddoppia, certo, mi hanno detto che è normale, che ce l'ha il novanta per cento della gente ma non posso calcolare l'ora così, perché se perdo un secondo e poi... ne acquisto uno in più... si sfasa tutto…tutto.. completamente.. e poi sarò costretta a comprare un orologio nuovo.
Ed io voglio quello... soltanto quello.
B - Ascoltami, non l'hai perso.
A - (si agita moltissimo) Cerca, cerca nelle tasche, nel cassetto, dov'è?... dov'è?.. dove l'ho messo? dov'è? E’ quasi buio. Io.. io devo trovarlo. Devo. Devo.
B - Ehi... guardami, calmati...
(Le prende le braccia)
A – Tra poco sarà notte ed io senza orologio non resisterò non potrò sapere quante ore mancano alla luce del sole... e non troverò la strada e devo andare tra un po’, devo andare...devo andare giù.
B - La luce del sole? Quella puoi vederla, non ti serve un orologio.. (Cerca di comprendere ma non riesce) Ma di che cosa stai parlando… ? Andare dove? Di che cosa stai parlando? Mi spaventi.... (Agitatissima)
….che c'è? dove... dove vai?
A - Non decido io.
Io devo solo aprire la porta
B - Quale porta..?
Non ci sono porte qui, ci sono le stelle, siamo fuori.
A - C'è una porta, una porta. grande.
Devo solo aprila.
Guarda.
Guarda ..di fronte.. a te.
In basso.
B - (Terrorizzata) Non devi scendere lì, non puoi lasciarmi sola.
A - Non sarai sola.
B - (piange) Non andare…
A - Sto soffocando, devo andare …devo andare.. o mi trascineranno giù con la forza
Devo andare. (Piange e guarda B)
B - No..
A - Apri la porta..
Aiutami!..
apriamo la porta….!!!
..pesa.. da sola non ce la faccio, cazzo!.…
B - No!
A - Aiutami! Ti prego.. apri la porta..!!...
…apri questa cazzo di porta... apri..!!!!!
(B, confusa, aiuta A e la porta si apre;
precipita B )
(baratro)
buio
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